Il nuovo Centro Pecci e la mostra La fine del Mondo

In partenza per altri mondi

Una navicella spaziale atterrata a Prato. È il nuovo Centro Pecci, inaugurato lo scorso 16 ottobre con la mostra La Fine del Mondo che racconta il contemporaneo con uno sguardo rivolto al futuro. Il Centro ha anche un nuovo nome, fortemente evocativo: Sensing the Waves, che candida il Museo a essere una sorta di recettore e trasmettitore, capace di captare e divulgare le vibrazioni del tempo presente. La nuova entrata, il bookshop e il ristorante al piano terra, sono un cambio di punta di vista importante: il Centro si rivolge all’esterno, sollecita curiosità, invita all’interazione, si apre alla città, anche attraverso un giardino sperimentale e un’ampia piazza.

Aperto la sera (d’inverno fino alle 23 e d’estate fino alle 24), offre dal giorno dopo l’apertura un programma effervescente con cicli di conferenze, corsi e proiezioni nella nuova sala cinematografica. La mostra merita un capitolo a sé: visitabile fino al prossimo 19 marzo, non racconta una catastrofe, anzi: questa fine del mondo non una fine tragica e apocalittica ma sottolinea la necessità del distacco dal presente, un invito a salire sulla navicella e partire alla volta del cosmo.

Dentro, su una superficie di oltre 3000 metri quadrati, le opere di oltre 50 artisti internazionali che, attraverso una sorta di esercizio della distanza, ci spingono a vedere il nostro presente da lontano. Boccioni, Duchamp, Bacon ma anche Carlos Garaicoa, Robert Kuśmirowski, Cai Guo-Qiang, Enrique Olivieira e tanti altri nomi di primo piano del panorama internazionale. Un ensamble imperdibile!

Ph Pasquale Paradiso
Ph Marco Cavicchio

Brand
Completo / Alberto Biani
Lupetto / Boule de neige
Scarpe / Primadonna
Cappotto / Forte Forte
Cappello / Pinko
Borsa / Chloè
Orecchini / Bijoux di Lorena Caravaglia Taddei
Occhiali / Italian Independent